Edoardo Sylos Labini, regista e protagonista, insieme a Debora Caprioglio, porta in scena la storia di un uomo destinato a essere eroe. Liberamente ispirato a "La grande guerra" di Mario Monicelli.
La Grande Guerra di Mario debutta al Teatro Manzoni in prima nazionale ed è una storia di armi, di amicizia, passione e amore profondo. È la storia di un uomo destinato a essere eroe, suo malgrado. Mario, soldato romano, che combatte al fronte la propria battaglia di sopravvivenza, trova sul suo cammino la veneta Adalgisa, vedova di guerra e prostituta sotto falso nome. I due progettano di disertare, ma quando lei viene catturata dai nemici, Mario decide di immolarsi per lei e per i suoi commilitoni.
Edoardo Sylos Labini, regista e protagonista della storia liberamente ispirata a “La grande guerra” di Mario Monicelli, insieme a Debora Caprioglio, sul testo di Angelo Crespi, lancia la sua nuova sfida per il centenario della Grande Guerra. Dopo questo debutto, la stagione teatrale 2015/2016 propone un cartellone ricco di qualità e di varietà: dalla prosa al cabaret, dagli incontri culturali agli spettacoli ideati per le famiglie e alla danza. Il cartellone dedicato alla prosa, da sempre baricentro della stagione teatrale, propone un programma variegato, con un sapiente bilanciamento fra pièce di autori italiani ed internazionali, classiche e contemporanee.
La stagione del Manzoni racconta i grandi temi della vita: la famiglia, le relazioni di coppia, la diversità, l’aspra competizione che spesso si manifesta nei rapporti di lavoro, l’impegno sociale. Temi che invitano a importanti riflessioni e che vengono trattati, in un gioco drammaturgico di contrasti, con una alternanza di toni drammatici e divertenti. Il cartellone infatti propone un bilanciamento fra pièce di autori italiani ed internazionali, classiche e contemporanee.
Dopo “La Grande Guerra di Mario” sarà il turno di Calendar Girls: la pièce tratta dall'omonimo film del 2003 arriva per la prima volta in Italia, interpretata da un cast femminile che comprende Angela Finocchiaro, Laura Curino e Ariella Reggio per la regia di Cristina Pezzoli. Poi si susseguono poi Geppy Gleijeses con L'uomo, la bestia, la virtù, Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni ne La gatta sul tetto che scotta e altri grandi titoli nei mesi a seguire.